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Gabriele Gallone

Docente di Risk Management e statistica per la ricerca sperimentale - Università di Torino e Consigliere Regionale Anaao Assomed Piemonte

Gli eventi avversi

Differenza tra evento avverso prevenibile e non prevenibile

Un evento avverso è:

“un danno determinato dal trattamento medico (piuttosto che dalla patologia sottostante) che determini un prolungamento della degenza, oppure che abbia determinato una disabilità al momento della dimissione o entrambi”.  (Harvard Medical Practice Study).

Un’altra definizione è questa:

“un danno non volontario risultante da un trattamento sanitario o determinato in parte da esso (inclusa la assenza di un trattamento che doveva essere messo in atto), che determini un monitoraggio aggiuntivo, terapie, prolungamenti di degenza o il decesso del paziente” (Institute for Healthcare Improvement).

Invece l’evento avverso prevenibile è:

“un evento evitabile con i mezzi a disposizione a meno che i trattamenti da mettere in atto non fossero al di fuori dell’ambito dei trattamenti  standard”. (Thomas EJ, Brennan TA. BMJ. 2000;320:741-744.).

Un’altra definizione di evento avverso prevenibile è:

“un evento in cui il trattamento è al di sotto dello standard atteso tra i sanitari di quella comunità”

Relazioni tra eventi avversi, errori e near misses

Questa figura (clicca per ingrandire) considera anche da un punto di vista di ordini di grandezza le relazioni tra errori, eventi avversi e near misses. Gli errori sono molto numerosi ma solo in piccola parte esitano in eventi avversi.

Da notare che solo gli errori avversi prevenibili sono inclusi nella componente dovuta agli errori. Una parte molto piccola di eventi avversi prevenibili è dovuta a negligenza.

All’interno del cerchio che racchiude gli errori si possono individuare i near misses, ovvero quegli eventi che non determinano danni ai pazienti in quanto intercettati in tempo.

La parte di eventi avversi che non è intersecata dagli errori è quella relativa agli eventi avversi non prevenibili

Importante

Lo scopo del risk management non può essere quello di prevenire eventi avversi che non sono correlati ad errori. E’ molto importante distinguere gli eventi avversi prevenibili e non prevenibili. Questi ultimi rappresentano infatti eventi non correlati ad errori ma inevitabili complicanze del trattamento.

Esempi

Si consigliano anche i seguenti riferimenti: (Harvard Medical Practice Study, vedi anche Psnet).

Non prevenibile: durante una angiografia mirata a valutare una patologia coronarica, il paziente ha una ischemia cerebrovascolare embolica. L’angiografia era indicata, data la situazione clinica del paziente, ed è stata condotta in maniera impeccabile. Il paziente non era ad alto rischio per questa complicanza. E’ probabile che l’ictus embolico sia in relazione alla procedura ma l’evento non è da considerarsi in relazione a qualche tipo di errore o negligenza.
Un caso simile può essere la reazione mortale a mezzo di contrasto.  Se l’indicazione all’esame radiografico era adeguata e la procedura eseguita in maniera corretta, l’evento è da considerarsi non prevenibile.

Prevenibile: Un paziente accusa sanguinamento rettale. Il gastroenterologo, a cui viene inviato, esegue solo una sigmoidoscopia parziale che risulta negativa per neoplasie ma che evidenzia congestione del plesso emorroidario. Malgrado i sanguinamenti persistano nei mesi successivi, il paziente viene tranquillizzato. Ventidue mesi dopo, dopo un calo ponderale di 14 Kg, viene ricoverato per accertamenti. La diagnosi è di cancro del colon con metastasi epatiche.
Con una più appropriata valutazione diagnostica, il paziente avrebbe potuto essere trattato con una prognosi assai più favorevole.

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