Negli Stati Uniti, nel 2009, la legge Health Information Technology for Economic and Clinical Health (HITECH) ha messo a disposizione milioni di dollari per incentivare l’assistenza sanitaria ad adottare la cartella clinica elettronica. L’ipotesi alla base di tale scelta era che la cartella clinica elettronica avrebbe evitato errori, aumentato la sicurezza dei pazienti e migliorato l’efficienza.
Ciò sarebbe stato possibile eliminando gli errori di trascrizione dovuti a prescrizioni illeggibili, utilizzando un supporto per le decisioni cliniche per rilevare possibili controindicazioni di una terapia, basato sulle allergie o sulle interazioni farmacologiche e facendo in modo che la documentazione di un paziente fosse disponibile in modo centralizzato.
Sono state sviluppate numerose tecnologie a supporto di tali criticità per ridurre la probabilità di errori a discapito dei pazienti. Queste tecnologie includono: la prescrizione elettronica della terapia, il sistema informatizzato della farmacia, i mobiletti di dispensazione automatizzati, la somministrazione dei farmaci attraverso l’utilizzo di un codice a barre e pompe ad infusione intelligenti, che incorporano sistemi di riduzione degli errori di dosaggio grazie a cataloghi completi sui farmaci che contengono informazioni sulle dosi standard, sulle unità di misura e sulle dosi massime somministrabili.
Sfortunatamente l’introduzione della tecnologia per migliorare la sicurezza dei pazienti ha comportato la presenza di nuove ed inattese tipologie di errori.
In uno studio condotto tra gennaio 2010 e giugno 2013 è stato riportato che la maggior parte degli errori, legati all’utilizzo dell’Health Information Technology (HIT), sono da attribuire, nel 33% dei casi, all’interfaccia tra uomo e computer, nel 24%, al flusso del lavoro e alla comunicazione e, nel 23%, al contesto clinico.
Le principali cause di errore legate all’utilizzo dell’HIT sono: il sistema è fuori uso o non funzionante; il sistema è utilizzato in modo non corretto oppure non interagisce correttamente con un altro componente del sistema.
Quindi la sicurezza dei pazienti non è migliorata con la mera implementazione dell’HIT.
La tecnologia è parte di un contesto socio-tecnologico più ampio, che si basa non solo sulla funzionalità di hardware e software, ma anche sulle persone, sul flusso di lavoro e sui processi. Per tale ragione è importante pensare a sistemi con un’interfaccia intuitiva per l’utilizzatore, con lo scopo di minimizzare i rischi di errore umano. Gli utilizzatori dovrebbero accedere semplicemente, recuperare i dati e condividere le informazioni con gli altri professionisti sanitari.
Nel 2015 la Pennsylvania Patient Safety Reporting System (PA-PSRS) è stata chiamata a rispondere al seguente quesito: ‘l’HIT è la causa o contribuisce a questi eventi’?
Tra il primo gennaio ed il 30 giugno 2016 la PA-PSRS ha quindi previsto di condurre un’analisi degli errori medici correlati all’HIT, attraverso un sistema di reporting degli errori.
I punti principali
Gli errori correlati all’HIT si verificano in ogni step del processo di somministrazione di un farmaco. Sono stati riportati 889 eventi associati all’HIT, più di un terzo (35,2%, n=313 di 889) ha coinvolto farmaci inseriti nella lista ‘ad alto rischio (insulina, anticoagulanti, oppioidi…).
Nel reporting, le tre più comuni tipologie di eventi sono state: dimenticanza nella somministrazione della dose di farmaco (13,8%, n=123), dose errata o sovradosaggio (10,9%, n=97), stessa dose somministrata più volte (10,7%, n=95).
Il sistema di HIT più comunemente implicato negli errori sopra riportati è la prescrizione elettronica della terapia (50%, n=448 di 889), il sistema informatizzato della farmacia (28,2%, n=251) e la registrazione elettronica della somministrazione della terapia (28,1 %, n=250).
Sono molte le cause di errori correlati all’HIT e dipendono solamente dal contesto in cui viene utilizzato il sistema.
Gli errori si verificano quando il sistema non viene utilizzato come è stato progettato, quando non lavora come ci si aspetterebbe e perché i sistemi spesso non comunicano senza problemi, fatto evidente dal numero di errori che si verificano durante i vari passaggi nella somministrazione di differenti cure.
Perché è importante
Sorprendentemente, il punto in cui oggi avvengono errori nell’utilizzo dei farmaci, è molto simile a quello in cui si verificavano nel 1993, prima della capillare implementazione dell’HIT.
Articoli scritti nel 1995 riportavano che la maggior parte di errori si verificavano durante la fase di prescrizione (49%) e somministrazione (26%), che è la stessa problematica evidenziata in quest’analisi.
È perciò necessario adottare strategie differenti. Gli eventi riportati in quest’analisi, riportano che gli errori dovuti a HIT sono multifattoriali ed estremamente complessi. In tale prospettiva risulta quindi importante che sia le organizzazioni sanitarie sia chi vende la tecnologia continuino a lavorare con lo staff che opera in prima linea e con gli informatici per affrontare i problemi connessi alla tecnologia che potrebbe migliorare la fruibilità del sistema.
La relazione tra i clinici ed i software include delle interazioni complesse che devono essere tenute in considerazione nell’ottica di migliorare il contributo dell’HIT per la sicurezza dei farmaci.