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Gabriele Gallone

Docente di Risk Management e statistica per la ricerca sperimentale - Università di Torino e Consigliere Regionale Anaao Assomed Piemonte

L’errore diagnostico e il ragionamento clinico fallace

L’errore diagnostico può causare molti altri errori a catena tra cui l’errore terapeutico o ritardi nella effettuazione di una terapia corretta.

Il processo che porta alla diagnosi può essere caratterizzato da valutazioni non adeguate ed effettuazione di esami inutili o dannosi e a terapie controproducenti.

Ci sono molti ricercatori che indicano i bias cognitivi come una delle cause principali. Certamente essi sono solo una delle cause possibili in quanto i problemi comunicativi, la relazione uomo-macchina e molti altri fattori sono contemporaneamente presenti ed anche parzialmente sovrapposti.

Spesso però il processo che porta ad una diagnosi coinvolge meccanismi cognitivi soggetti a false assunzioni che sono state ampiamente studiate in psicologia.

Malgrado le persone comuni attribuiscano tali errori alla superficialità, alla distrazione, alla sottovalutazione ed a cause simili (tra cui la semplice ignoranza ovvero la scarsa preparazione del sanitario) i ricercatori hanno invece evidenziato che la causa principale risiede in elevata percentuale ad una eccessiva sicurezza di sé.

Alcuni lavori hanno dimostrato ad esempio che più del 90% dei medici tendono a valutare se stessi sopra la media dei colleghi.

Vi è un’altra caratteristica dell’errore diagnostico che può essere considerata sorprendente: la mancanza di conoscenza non è il principale problema.

I bias cognitivi sono di gran lunga maggiormente responsabili dell’errata effettuazione di una diagnosi.

I bias cognitivi sono valutazioni di giudizio errate che determinano interpretazioni illogiche e determinano comportamenti non adeguati. I bias cognitivi possono condurre ad azioni efficaci in un determinato contesto in quanto sono il prodotto di euristiche che mettiamo in atto per operare velocemente in moltissime situazioni. In altre condizioni tali euristiche possono invece comportare effetti negativi.

  • Availability bias: tendenza a porre diagnosi di patologie che si ricordano meglio
  • Base rate neglect: tendenza a ignorare i tassi di prevalenza e cercare di porre diagnosi di patologie più rare prima di quelle più frequenti
  • Representativeness: tendenza a porre diagnosi di varianti classiche di malattia ignorando le presentazioni atipiche.
  • Confirmation bias: tendenza a ricercare dati a supporto della ipotesi diagnostica e ignorare quelli che la confutano
  • Premature closure: tendenza a concludere troppo prematuramente il processo diagnostico prima di raccogliere altri informazioni rilevanti

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