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Simona Soldati

Esperta in Metodologia della ricerca bibliografica ed Evidence Based Medicine

Telemedicina e sicurezza dei pazienti

Un cambiamento di paradigma è in corso nel settore sanitario. Il modello tradizionale di cure legate a episodi e cure ospedaliere, viene sostituito da un approccio orientato al paziente, in cui i pazienti sono costantemente in collegamento con chi eroga le cure.
Questo mutamento è dettato dalla necessità di ottimizzare le prestazioni del Servizio Sanitario ed è permesso grazie ai progressi tecnologici.

Le tecnologie avanzate di comunicazione e monitoraggio facilitano lo scambio di informazioni di un paziente tra due o più luoghi differenti. Queste tecnologie sono ora applicate in quasi tutte le specialità mediche per educare, monitorare, offrire assistenza di autogestione ai pazienti e fornire ai medici un supporto decisionale clinico per la diagnosi e la cura continua. Termini quali telemedicina o telesalute, sono utilizzati per descrivere questo modello di erogazione delle cure.

I punti principali

Le evidenze scientifiche alla base del ruolo della telemedicina sono forti. Gli studi hanno dimostrato che la telemedicina favorisce la continuità delle cure e ne riduce il costo, migliora l’autogestione del paziente e gli esiti clinici nel loro insieme.

Ad esempio, una sintesi delle evidenze provenienti da 15 revisioni sistematiche pubblicate tra il 2003 e il 2013 ha dimostrato che il telemonitoraggio dell’insufficienza cardiaca ha ridotto la mortalità per tutte le cause del 15%-40% e dei ricoveri per insufficienza cardiaca del 14%-36%.

Un’altra revisione sistematica ha rilevato che, rispetto alle cure tradizionali, il telemonitoraggio dei pazienti con insufficienza cardiaca è stato associato ad una riduzione significativa dei costi, che vanno dall’1,6% al 68,3%.

Le evidenze ad oggi disponibili portano nella direzione di un aumento dell’adozione dei servizi di telemedicina.
Ad esempio, il programma di telemonitoraggio per l’insufficienza cardiaca (Connected Cardiac Care Program) del Partners Heathcare, che ha determinato significative riduzioni di nuove ammissioni ospedaliere a 30 giorni, è iniziato come piccolo progetto pilota nel 2007. Da allora il programma è stato distribuito come strumento di gestione della salute della popolazione attraverso la rete di ospedali di Partners.

La telemedicina può anche aiutare a identificare e prevenire gli errori correlati al trattamento tra visite cliniche successive.
Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che gli errori di terapia possono essere significativamente ridotti dalla telemedicina.
Uno studio ha utilizzato consulti in videoconferenza in tempo reale tra i medici dei dipartimenti di emergenza in aree rurali e quelli pediatrici di un grande centro medico, per gestire il trattamento di bambini con gravi malattie o ferite in otto dipartimenti di emergenza in aree rurali della California. E’ stato evidenziato che la frequenza degli errori di terapia medica è stata di almeno tre volte superiore nei pazienti che non avevano ricevuto il consulto attraverso di telemedicina rispetto a quelli che lo avevano ricevuto.
Analoghe diminuzioni di errori di terapia sono state segnalate nei programmi di telefarmacia.

Inoltre, le applicazioni di programmi di sorveglianza attraverso la telemedicina possono rilevare eventi avversi legati al trattamento che potrebbero altrimenti passare inosservati.

Perché è importante

Gli studi analizzati creano un insieme di evidenze a supporto di un impatto positivo della telemedicina sugli outcome dei pazienti, in particolare nella gestione dell’insufficienza cardiaca o in situazioni specifiche come l’uso di defibrillatori. Tuttavia, l’impatto della telemedicina sulla sicurezza nel suo insieme è meno studiato e alcuni hanno sollevato preoccupazioni.
Come tutte le innovazioni che interessano l’erogazione di assistenza sanitaria, la telemedicina deve sottostare agli stessi standard e ad una valutazione accurata, come l’assistenza tradizionale.
Alcuni sostengono che la telemedicina dovrebbe essere sottoposta ad una valutazione ancora più approfondita, perché l’assenza del tradizionale vis a vis potrebbe aumentare il rischio di errori medici.

Inoltre, nel tentativo di migliorare l’efficienza clinica, la telemedicina potrebbe essere impiegata in situazioni non appropriate.
Ad esempio, anche i sostenitori della telemedicina non sarebbero di sicuro d’accordo a gestire i pazienti con dolore toracico via e-mail o per telefono.

La crescita esponenziale delle applicazioni mediche mobili alimenta nuove preoccupazioni in materia di sicurezza. La telemedicina si è evoluta dalle semplici comunicazioni telefoniche alle applicazioni più complesse, basate su algoritmi sui quali si basano gli smartphone. Molti programmatori mancano di una formazione medica e alcuni non riescono a coinvolgere i medici nello sviluppo delle applicazioni mobili o durante la loro implementazione. Inoltre, molte di queste applicazioni sono commercializzate direttamente ai consumatori senza alcun test di sicurezza o sulla loro efficacia.
Ad esempio, uno studio ha esaminato l’accuratezza di un’applicazione mobile venduta con la promessa di fornire un’assistenza personalizzata per la gestione e la diagnosi della pelle cancro. Nello studio gli autori hanno testato la capacità dell’applicazione di rilevare il melanoma, usandola per valutare 93 foto di melanoma provenienti da biopsia: l’applicazione ha classificato correttamente solo il 10,8% delle lesioni.

Altri esempi includono applicazioni che, sulla base dell’inserimento della dieta del paziente diabetico, calcolano la dose di insulina del paziente.
La Food and Drug Administration e la Federal Trade Commission sono al lavoro per cercare di valutare le applicazioni medicali mobili per determinare se sono sicure ed efficaci. Tuttavia, con il numero di applicazioni sulla salute che superano oramai le 100.000, l’attività di valutazione è enorme.

Date queste preoccupazioni, dovremmo sospendere le implementazioni di telemedicina finché non saremo in grado di affrontare queste questioni? Sosteniamo che la risposta sia “no”. Alle nuove tecnologie ed ai modelli di cura sono associati dei rischi.
La telemedicina ha dimostrato molti effetti positivi sulla cura. Piuttosto che fermare l’avanzata del progresso, discutiamo su come migliorare la sicurezza in modo continuo e ponderato, cosa che si potrebbe fare a partire dal momento della progettazione.

Nel suo insieme, la telemedicina sta migliorando la salute dei pazienti e ha la speranza di rivoluzionare l’erogazione dell’assistenza sanitaria. Il costante avanzamento delle innovazioni tecnologiche presenta nuove opportunità per l’innovazione nel fornire l’assistenza e si presenta come una nuova sfida.
Anche se alcuni programmi di telemedicina possono prevenire errori medici, nuove ed emergenti minacce per la sicurezza del paziente sono reali.
Pertanto, è necessario aumentare gli sforzi di ricerca per valutare l’impatto della telemedicina sulla sicurezza dei pazienti.

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